sabato 10 settembre 2011

Si riunisce il Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale di Avigliano è convocato, presso la sala consiliare con ingreso da Corso Gianturco, in sessione straordinaria, in prima convocazione e seduta pubblica, il 16 SETTEMBRE ALLE 16:30 e in sconda convocazione il 16 SETTEMBRE ALLE 17:30 per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Revoca assessore comunale. Comunicazioni del Sindaco.
2.Legge regionale 30 Dicembre 2010 num 33, art. 23
3 Adesione al patto dei sindaci per un impegno in favore dell'energia sostenibile.
4. Discussione su ubicazione della sede della sede della Direzione Scolastica dell'Istituto Comprensivo delle Frazioni. 

sabato 3 settembre 2011

3 Luglio 1982 a Palermo.

3 settembre 1982. Era un caldo venerdì sera e gli italiani si preparavano a trascorrere uno degli ultimi weekend estivi prima del rientro al lavoro: le famiglie si preparavano per andare ad assaporare le ultime giornate di sole al mare e le coppiette si apprestavano ad uscire e a trascorrere un fine settimana all'insegna del divertimento. Anche Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro quella sera avevano avvertito la necessità di uscire a respirare la fresca aria di mare e avevano deciso di andare a mangiare in un ristorante di Mondello.

La A112 su cui salirono era seguita da un'Alfetta guidata dall'agente di scorta Domenico Russo. Alle ore 21,15, mentre passavano da via Isidoro Carini a Palermo, una motocicletta, guidata da un killer che aveva alle sue spalle il mafioso Pino Greco, affiancò l'Alfetta di Russo e Greco lo uccise con un fucile AK-47. Contemporaneamente una BMW 518, guidata da Antonino Madonia e Calogero Ganci, raggiunse la A112 e i killer aprirono violentemente il fuoco contro il parabrezza con un AK-47 (Dalla Chiesa e la moglie rimasero uccisi da trenta pallottole). L'auto del prefetto sbandò, andando a sbattere contro il bagagliaio di una Fiat Ritmo ivi parcheggiata. Pino Greco scese dalla motocicletta e, girando attorno alla A112 crivellata dagli spari, controllò l'esito mortale dell'agguato. Oltre a questi sicari, vi erano sul posto altri criminali "di riserva" che seguivano con un'altra auto pronti a intervenire nel caso di una reazione efficace del Russo, che però non ebbe modo di verificarsi.
Subito dopo le due auto e la motocicletta servite per il delitto vennero portate in un luogo isolato e lì date alle fiamme.
Carlo Alberto Dalla Chiesa era un uomo, ma ancora prima di essere un uomo, egli era un generale e, come succede per tutti quegli uomini che rivestono onestamente un'alta carica al servizio dello Stato, doveva mettere al primo posto il suo lavoro, il suo dovere. Seguendo questa semplice filosofia che viene, o almeno veniva, inculcata nella mente di ogni soldato che operava in favore del suo Paese, Dalla Chiesa, come tanti altri, trovò la morte. Qualcuno, quella notte, si mise al di sopra di Nostro Signore e si arrogò il diritto di spezzare le vite di tre uomini, rei solo di aver vissuto a testa alta, seguendo il proprio dovere morale e semplicemente facendo il proprio lavoro.


"Il generale di ferro" lo chiamavano. Ottimo combattente, Dalla Chiesa era un po' diverso dai soliti nomi che capita di sentire quando si parla di lotta a Cosa Nostra. Egli non era siciliano, ma aveva avuto a che fare con la realtà dell'isola quando era ancora molto giovane, indagando, a Corleone, su Lucianeddu e la sua banda di "viddani", capeggiati Salvatore Riina. Dopo anni di esperienza in questo campo, il generale fu mandato ad eliminare un altro cancro del nostro Paese: il terrorismo delle Brigate Rosse. Ebbe un grandissimo successo e il suo contributo all'abbattimento di questo genere di criminalità organizzata fu essenziale.
Poi, però, nell'82 lo Stato gli affidò un altro compito. Qualcosa di molto più delicato e spaventoso: la lotta a Cosa Nostra.
Chi, in quegli anni, lo mandò nella terra maledetta, la Sicilia, era già consapevole della fine che avrebbe fatto.


tratto da www.19luglio1992.com

giovedì 1 settembre 2011

Ripristino Direzione Scolastica: il Comune risponde.


la sconcertante risposta del comune di Avigliano, con Prot. n. 678 del 24/08/2001, alla richiesta avanzata dall’Associazione “DIALOGANDO” in data 26/05/2011 ed alla Petizione di pari oggetto, presentata in data 09/08/2011, da 627 cittadini delle Frazioni di Avigliano che testualmente chiedevano:
“a viva voce a tutte le Istituzioni in indirizzo di porre in essere ciascuna per il proprio grado di competenza e responsabilità le opportune determinazioni al fine di ripristinare, già dall’anno scolastico 2011/2012, le due Direzioni scolastiche attuali esistenti nelle frazioni del comune di Avigliano denominate rispettivamente Istituto Comprensivo AVIGLIANO/POSSIDENTE e Istituto Comprensivo T.Claps LAGOPESOLE/AVIGLIANO  in Provincia di Potenza mantenendo  l’attuale articolazione in modo  di continuare a  garantire a tutta la popolazione delle frazioni del comune di Avigliano un servizio scolastico maggiormente  funzionale ed efficiente  e di più facile ed oculata gestione.  
In seconda istanza, in caso quindi di una unica Direzione Scolastica per tutte le Frazioni di Avigliano, i sottoscritti  chiedono che  la sede della Direzione sia Possidente in quanto, essendo al centro del territorio delle Frazioni in oggetto, è  quella che garantirebbe  la migliore gestione  possibile per tutti e tre i Plessi scolastici suddetti, cioè Sant’Angelo, Possidente e Lagopesole”. 
Dopo due solleciti a rispondere del Difensore Civico Regionale: il primo datato 04/07/2011 con prot. n. 540 ed il secondo datato 05/08/2011 con prot. n.644, è arrivata, finalmente, quasi all’inizio del nuovo anno scolastico la risposta deludente del Sindaco del Comune di Avigliano del 24/08/2011 con prot. n. 678, allegata alla presente, che in merito alla specifica richiesta avanzata  in seconda istanza cioè quella di fissare la sede della Direzione a Possidente in quanto, essendo al centro del territorio delle Frazioni in oggetto, è  quella che garantirebbe  la migliore gestione  possibile per tutti e tre i Plessi scolastici suddetti, cioè Sant’Angelo, Possidente e Lagopesole, afferma testualmente che:
“E’ appena il caso di precisare che, ai sensi del DPR 233/98 , recante la normativa in materia di dimensionamento scolastico, nessuna competenza è attribuita all’Ente locale, in ordine all’organizzazione delle singole istituzioni scolastiche. Infatti l’art. 4 del DPR 233/98 riserva ai Dirigenti dell’Amministrazione scolastica periferica (dunque al Direttore generale dell’Ufficio scolastico Regionale) l’adozione dei provvedimenti di attuazione dei piani si dimensionamento regionali, ”ivi compresa l’attribuzione della personalità giuridica e dell’autonomia alle singole istituzioni scolastiche” (comma 1). Agli enti locali è attribuita la sola competenza in materia di soppressione, istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità delle istituzioni scolastiche che abbiano ottenuto la personalità giuridica  e l’autonomia” (comma2).
Si riporta di seguito integralmentel’art. 4 del DPR 233/98:
Art. 4 – Attribuzione della personalità giuridica e dell’autonomia.
1.      I Dirigenti dell’amministrazione scolastica periferica adottano, in attuazione dei piani approvati dalle regioni, i provvedimenti conseguenti, ivi compresa l’attribuzione della personalità giuridica e dell’autonomia alle singole istituzioni scolastiche.
2.      Agli enti locali è attribuita ogni competenza in materia di soppressione, istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità delle istituzioni scolastiche che abbiano ottenuto la personalità giuridica e l’autonomia. Tale competenza è esercitata, su proposta e, comunque, previa intesa, con le istituzioni scolastiche interessate con particolare riguardo alle disponibilità di organico e al raggiungimento delle finalità, di cui all’articolo 1, comma 2.
Dato che il sottoscritto Rag. Carmine D’Andrea, dopo ripetuti incontri con il Sindaco, in qualità di presidente dell’Associazione Dialogando che ha presentato l’istanza suddetta del 26/05/2011, nonché  in qualità di primo firmatario della petizione di pari oggetto del 09/08/2011, non è riuscito a far capire al Sindaco l’esatto significato dell’art. 4 del DPR 233/98, come palesemente si evince  dalla risposta data,
INVITA e SOLLECITA
tutti i destinatari della presente ed in particolare modo il Dirigente Generale dell’Ufficio Scolastico Generale a cercare di far capire al Sindaco, in tempi possibilmente rapidi vista l’imminenza dell’inizio del nuovo anno scolastico, qual è l’ente locale  o gli enti locali ( e in questo caso con quale responsabilità in carico ad ognuno) competenti in materia di definizione di localizzazione di una sede di una Direzione Scolastica .
E’ evidente che tale competenza, ai sensi del combinato disposto del  comma 1 e 2 dell’art. 4,  è degli Enti Locali ed è esercitata, previa intesa con le istituzioni scolastiche interessate e il Comune di Avigliano con la Delibera di Giunta n. 107 del 02 novembre 2010 ha proposto ed il Consiglio Regionale nella seduta del 2 Febbraio 2011 ha definitamente approvato, per quanto riguarda la Direzione scolastica  delle Frazioni di Avigliano che la sede fosse Lagopesole quando  testualmente dice nella Delibera suddetta:
“accorpamento in un’unica Dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo “Tommaso Claps” di Lagopesole e dell’Istituto Comprensivo di Possidente”;
Scritto così per i Funzionari, addetti ai lavori, dell’Ufficio scolastico regionale della Basilicata, interpellati ripetutamente dal sottoscritto, significa che la sede coincide con quella del primo istituto indicato ed in questo caso Lagopesole.
Non so se tale frase sia stata scritta in questo modo consapevolmente o inconsapevolmente da parte della Giunta Comunale di Avigliano,  ma la cosa certa è che significa che la sede  proposta dal comune di Avigliano è  Lagopesole e il Consiglio Regionale l’ha approvato così come si evince  chiaramente dal  Piano di dimensionamento scolastico Regionale approvato nella seduta del 02/02/2011.
Visti i tempi ristretti, 1 settembre 2011, per l’insediamento delle Direzioni scolastiche e per l’inizio delle relative attività prima solo di  natura amministrativa e poi anche scolastiche, si sollecita un intervento urgente di tutte le istituzioni coinvolte atto a convincere il Sindaco che la competenza della definizione della Sede è senz’altro degli Enlti locali, quindi comune compreso,  e poi di dire che la scelta più equa della sede sia quella di Possidente perché centrale rispetto al territorio e quindi atta a garantire la migliore gestione possibile di tutti e tre i plessi scolastici coinvolti nel dimensionamento scolastico in oggetto cioè S.Angelo, Possidente e Lagopesole.