mercoledì 7 marzo 2012

E il Sindaco di Avigliano scappa dal San Carlo e va a Firenze.

MILANO – Un banale mal di testa che non accenna a passare. Gli esami in ospedale, la scoperta di un aneurisma, il primo intervento. Poi la decisione di firmare le dimissioni dall’ospedale San Carlo di Potenza e partire, a bordo di un’ambulanza privata, alla volta del Careggi di Firenze. È successo sabato scorso. Il protagonista di questa storia, per fortuna a lieto fine, è Vito Summa, sindaco di Avigliano (PZ) e uomo di spicco del Pd lucano.
LA STORIA – Tutto comincia sabato pomeriggio quando Summa è atteso ad un incontro pubblico. Un mal di testa insistente, però, lo costringe a disdire. Preferisce stare a casa. Col passare delle ore il dolore aumenta, tanto che il sindaco di Avigliano decide di recarsi in ospedale. Va al San Carlo di Potenza, dove viene sottoposto a controlli. Viene ricoverato in Neuroradiologia, gli esami evidenziano alcuni problemi. Domenica mattina la situazione precipita: l’uomo inizia a lamentare problemi alla vista. Ha un aneurisma in corso, serve un intervento di «embolizzazione». I medici provvedono, ma il risultato non è quello sperato. Il flusso di sangue non rallenta. C’è bisogno di un intervento più invasivo. E ovviamente molto più rischioso.
FUGA A FIRENZE – Sono minuti concitati al San Carlo di Potenza. Fra i corridoi dell’ospedale si vedono molti esponenti del Pd regionale, che in Basilicata è partito di governo. I familiari e gli amici di Summa devono decidere in fretta. Dare l’ok per l’intervento a Potenza o cercare fortuna in una struttura diversa? La consultazione porta a una decisione sorprendente: decidono di firmare le dimissioni, noleggiare un’ambulanza privata e raggiungere il Careggi di Firenze. Il sindaco di Avigliano arriva al Careggi e viene operato. Lo sottopongono allo stesso intervento provato a Potenza. Ora è già in ripresa, ne avrà per 15 giorni.
EMIGRAZIONE SANITARIA – La storia di Summa ha creato discussione in Basilicata. Il sindaco di Avigliano che decide di dimettersi dall’ospedale di Potenza per andare a Firenze ha posto nuovamente l’attenzione sull’emigrazione sanitaria da Sud a Nord e sull’avanguardia delle strutture ospedaliere meridionali. Secondo un recente rapporto Svimez ogni anno in media 197.000 cittadini residenti nelle regioni meridionali emigrano verso quelle centrali o settentrionali per sottoporsi a indagini diagnostiche o a terapie. Solo 49.000, invece, fanno il viaggio in senso inverso. L’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, intervistato dal Quotidiano della Basilicata, ha cercato di sgombrare il campo da equivoci: «Summa è un cittadino come gli altri. Quindi è libero di scegliere la struttura in cui ritiene più giusto curarsi. C’è un problema reale, che è quello dell’emigrazione sanitaria. Una questione che devono affrontare tutte le regioni italiane».
(SITO DEL CORRIERE DELLA SERA, 6 MARZO.)

Nessun commento:

Posta un commento